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Bando CERV su diritti dei minori e partecipazione dei minori

All’interno del programma europeo CERV – Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori, l’Unione Europea ha pubblicato il bando “Rights of the child and children’s participation (CERV-2024-CHILD)“ che ha l’obiettivo di supportare, far progredire e implementare politiche complete e integrate per proteggere e promuovere i diritti dei minori, incluso il diritto alla partecipazione.
Il bando ha una dotazione finanziaria complessiva di 12 milioni di euro e può supportare progetti nazionali o transnazionali.

Le priorità del bando si concentrano su:
- Salute mentale dei minori: Questa priorità è dedicata alla dimensione della prevenzione di problemi per la salute mentale dei minori e della loro protezione attraverso un approccio multidisciplinare che tenga in considerazione i diritti che devono essere garantiti ai minori;
- Inserire la prospettiva dei diritti del bambino nelle azioni a livello nazionale e locale: Quindi focalizzarsi sull’implementazione di strumenti integrativi a favore dei diritti dei minori a livello nazionale e locale (raccolta dati sui diritti dei minori per politiche evidence-based, implementare un bilancio per i diritti dell’infanzia, garantire e migliorare meccanismi di partecipazione dei minori a livello locale, regionale e nazionale, sviluppare strategie su questo tema a livello nazionale e locale;
- Partecipazione e coinvolgimento dei minori: La priorità mira a promuovere una partecipazione inclusiva e sistemica dei bambini a livello locale, nazionale e comunitario, per garantire che la voce dei bambini sia ascoltata. In questo caso le attività potranno includere la formazione e la produzione di materiale formativo per professionisti, la programmazione ed implementazione di meccanismi partecipativi all’interno delle scuole. Inoltre, i progetti legati a questa call saranno tesi a rinforzare l’educazione alla cittadinanza, l’uguaglianza e la partecipazione ai processi democratici;
- Comprensione dei diritti democratici, presenti sin dall’infanzia: La priorità si concentra sulla valorizzazione di una buona comprensione dei processi democratici e dello sviluppo di strumenti educativi che spieghino le nozioni di democrazia, stato di diritto, diritti fondamentali e la loro interdipendenza a tal fine.

Le attività finanziabili – da implementare e modellare in cooperazione con i minori – possono essere:
- Attività di apprendimento reciproco, formazione, scambio di buone pratiche, cooperazione e networking;
- Attività di diffusione e sensibilizzazione, comprese campagne sui social media o sulla stampa;
- Attività di sviluppo delle capacità e di formazione delle autorità nazionali, regionali e locali;
- Attività di formazione e sessioni di sensibilizzazione per i bambini;
- Progettazione e attuazione di protocolli, sviluppo di metodi e strumenti di lavoro.

Le proposte progettuali devono contenere anche la definizione di una child protection policy nei casi in cui siano coinvolti direttamente minori.

Gli impatti attesi dei progetti rispondenti al bando devono includere:
- Rendere i bambini consapevoli del loro diritto a partecipare e a far sentire la propria voce;
- Rendere i meccanismi di partecipazione dei minori inclusivi e sistemici;
- Attuare le raccomandazioni della Strategia dell’UE sui diritti dell’infanzia;
- Migliorare lo sviluppo delle capacità, lo scambio di buone pratiche e la formazione sui diritti e i bisogni dei bambini;
- Definire linee guida e indicazioni e migliorare la raccolta dei dati;
- Migliorare l’allocazione, la pianificazione e il monitoraggio delle risorse e dei fondi per la promozione e la protezione dei diritti dell’infanzia;
- Sensibilizzare e investire nello sviluppo delle capacità;
- Fornire un sostegno adeguato ai bambini con specifiche vulnerabilità.

Nel bando si consiglia il coinvolgimento di un’autorità pubblica – regionale o locale. È inoltre opportuno nella proposta considerare le attività da implementare da una prospettiva di genere.

Qui riassunti i criteri di eleggibilità:
- i coordinatori e i candidati devono essere soggetti legali, pubblici o privati, o essere organizzazioni internazionali. I coordinatori devono essere non-profit. Organizzazioni profit-oriented possono partecipare solo in partenariato con un’ente pubblico o organizzazioni private non-profit;
- tutti i candidati devono essere formalmente stabiliti in Paesi eleggibili, quindi Stati Membri dell’Unione Europea e Paesi terzi associati al Programma CERV;
- le attività devono essere implementate nei suddetti Paesi eleggibili;
- il finanziamento previsto non può essere inferiore a 100 000 euro;
- i progetti devono coinvolgere almeno due candidati (un coordinatore e un partner che non sia affiliated entity o partner associato);

Le domande potranno essere presentate dal 15 novembre 2023 ed entro il 26 Marzo 2024.

Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata al bando sul sito CERV Italia

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