Vai al contenuto della pagina

Online il Report della Quarta edizione del Summit Nazionale delle Diaspore

Le diaspore protagoniste della cooperazione allo sviluppo. Ponti tra mondi, capaci come nessuno di decolonizzare l’aiuto, liberandolo da ogni paternalismo. Che propongono alleanze alla pari, mettono radici nei territori e promettono di diventare Forum, spazio aperto e partecipato “collettore di idee ad alto impatto”. Sono le parole, le speranze a anzi molto di più – gli impegni – che hanno segnato a Roma la quarta edizione del Summit nazionale delle diaspore.

Al Centro congressi Angelicum, a pochi passi da piazza Venezia, le associazioni e le realtà animate da attivisti e comunità con origini straniere sono tornate a incontrarsi dopo la pandemia di Covid-19. E oggi ci sono nuove sfide, con l’Europa dilaniata dalla guerra in Ucraina o, le crisi all’altro angolo del mondo, come in Perù, dove l’arresto del presidente Pedro Castillo non ha sciolto i nodi politici e continua a dividere.

Quello del Summit è però un progetto che guarda avanti, in direzione del Forum, e che costruisce vie possibili. “Draft the Future!”, disegna il futuro, questo lo slogan della nuova fase. A guidarla sono l’associazione culturale Le Réseau e l’Organizzazione internazionale delle migrazioni (OIM), supportate da realtà istituzionali che provano a fare sistema: la Cooperazione italiana, che nelle diaspore vede il ponte, la diplomazia quotidiana, sociale e profonda che può riportare l’Italia nel mondo.

Per maggiori informazioni scarica il report

  • CONDIVIDI SU: