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Incontro "Migrazione e disinformazione dopo l’invasione dell’Ucraina" - 7 Novembre ore 17:00

La disinformazione fa presa sulle convinzioni delle persone e ne sfrutta le preoccupazioni, distorce le percezioni e contribuisce alla costruzione del discorso politico. Le statistiche manipolate, le informazioni avulse dal contesto e le affermazioni fallaci su migranti e rifugiati sono particolarmente pervasive e la narrazione fondata su di esse tende a descrivere migranti e rifugiati come una minaccia per la salute, il benessere e l’identità dei cittadini europei.

La Foundation for European Progressive Studies insieme allo European Policy Centre e alla Friedrich-Ebert-Stiftung è impegnata dal 2020 in un lavoro di ricerca sulla disinformazione il cui obiettivo è identificare e analizzare le narrative ostili e fuorvianti in tema di immigrazione; tutto questo allo scopo di formulare delle raccomandazioni concrete su come prevenire la disinformazione e su come promuovere narrative alternative che indeboliscano quei messaggi che incitano alla paura e alla rabbia. L’ambizione è quella di ricostruire interamente il dibattito sull’immigrazione.

Nel corso dell’evento "Migrazione e disinformazione dopo l’invasione dell’Ucraina", organizzato in collaborazione con il CeSPI, che si terrà a Roma il 7 novembre (17:00-18:30) e online su piattaforma Zoom, FEPS, EPC e FES presenteranno i risultati delle ricerche, riassunte negli studi del 2020 e del 2021 e nel nuovo rapporto che sarà pubblicato nell’autunno del 2022, incentrato sul caso specifico dell’Ucraina.

Per entrambe le opzioni è richiesta la registrazione.
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