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CeSPI - Osservatorio Nazionale MSNA: online l'approfondimento "Minori soli in cammino per l’Europa: una panoramica dell’accoglienza nel continente"

Secondo i dati dell’Agenzia Europea per l’Asilo, sebbene in calo rispetto agli ultimi quattro mesi dell’anno passato, nel 2022 continua a registrarsi una forte presenza di domande di asilo da parte di minori stranieri non accompagnati: negli ultimi mesi del 2021, infatti, sono state presentate in media ogni mese 3.200 domande, mentre tra gennaio ed aprile 2022 si sono registrate circa 2.400 richieste mensili. La percentuale di minori non accompagnati rispetto al totale delle richieste è del 4%. In particolare, fra il gruppo dei minori soli continuano a distinguersi gli afghani: nell'aprile 2022, il 15% di tutti i richiedenti afghani erano minori stranieri non accompagnati, seguiti da una forte presenza di minori somali pari al 10% di tutti i richiedenti provenienti dalla Somalia.

Se si guarda agli anni precedenti, si nota facilmente come la migrazione minorile in Europa sia un fenomeno costante e consolidato nel tempo, come si evince dalla percentuale di minori migranti rispetto al totale delle persone in ingresso in Europa. I dati ufficiali relativi alle richieste di asilo mostrano infatti una regolarità in percentuale dei migranti con meno di diciott’anni, al netto della variabilità dei flussi. Dal picco del 2015/2016, la migrazione minorile rimane invariata, prescindendo quindi dalla difficoltà e dai pericoli che molto spesso attanagliano il percorso migratorio fino al continente europeo.

Negli ultimi due anni l’impatto delle crisi di varia natura, guerre, emergenze sanitarie, insicurezza alimentare, conflitti interni e cambiamenti di governo, ha sicuramente portato il flusso migratorio ad aumentare, ivi compreso quello dei minori stranieri non accompagnati. Il conflitto in Afghanistan, la guerra in Siria, la crisi nel Corno d’Africa e quella russo-ucraina hanno avuto forti conseguenze in Europa.
L’Osservatorio Minori Stranieri Non Accompagnati del CeSPI monitora gli sviluppi e le evoluzioni, in primo luogo giuridiche, delle politiche e normative europee volte a far fronte al fenomeno delle migrazioni minorili.

Il tema dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e la prospettiva child-friendly nella gestione dell’area Asilo e Migrazioni evidenziano sviluppi interessanti nel corso del tempo, che necessitano di un’analisi a livello europeo. Difatti, vista l’assenza di una regolamentazione europea specifica per i minori soli, gli Stati UE hanno adottato modelli nazionali con caratteristiche molto differenti. Basti pensare alla concezione che si ha del tutore, il guardian, definito da alcuni Paesi come volontario e da altri come un ufficio pubblico, assente in altri.

In queste diversità è importante analizzare in chiave comparata gli sviluppi più importanti rilevati nei Paesi europei, di modo da poter apprendere e valorizzare pratiche positive ove si riscontrino e viceversa evitare di cadere nei medesimi errori qualora riscontrati.

Con tale fine, il presente rapporto guarda all’Europa in senso regionale, valorizzando in primo luogo il lavoro dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa, l’organizzazione che ricomprende 46 Stati (47 fino all’uscita nel marzo 2022 della Federazione Russa) volta alla promozione e protezione dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto. In secondo luogo, la prospettiva regionale permette di valutare alcune recenti evoluzioni in tema di tutela e accoglienza dei minori non accompagnati, analizzando quindi le politiche inglesi a seguito della Brexit o le ripercussioni del conflitto ucraino, oltre a permettere di considerare la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, i lavori del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa e le decisioni del Comitato Europeo per i Diritti Sociali (tutti organi parte del Consiglio d’Europa).

Scarica l’Approfondimento n. 13 “Minori soli in cammino per l’Europa: una panoramica dell’accoglienza nel continente” di Marianna Lunardini

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