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Corridoi Universitari: arrivati in Italia 37 rifugiati con borse di studio. In quattro continueranno il percorso di studi presso i due principali atenei dell'isola

Sono arrivati in Italia 37 dei 45 rifugiati destinatari di borse di studio che proseguiranno il loro percorso accademico in 23 atenei italiani grazie al progetto "UNIversity COrridors for REfugees". Gli altri otto studenti arriveranno nei prossimi giorni.

Il progetto, iniziato nel 2019, ha fino ad ora visto la partecipazione di 28 università che collettivamente hanno messo a disposizione negli ultimi tre anni oltre 70 borse di studio. La selezione degli studenti, svolta dai singoli atenei, si è basata sul merito accademico e la motivazione. I vincitori sono rifugiati provenienti da Eritrea, Somalia, Sudan, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo.

Quattro gli studenti che completeranno in Sardegna il percorso universitario, presso i due principali atenei dell’isola:

Uno studente e una studentessa saranno iscritti all’Università di Cagliari, lui alla laurea magistrale in Computer Engineering, Cybersecurity and Artificial Intelligence, lei alla laurea magistrale in Ingegneria Chimica e dei Processi Biotecnologici. Il progetto per Cagliari è coordinato dal Prorettore all’Internazionalizzazione Alessandra Carucci, mentre per l’accoglienza dei ragazzi l’Ateneo del capoluogo sardo collabora strettamente con la Caritas diocesana.

Anche l’Università di Sassari, che partecipa al progetto per il secondo anno consecutivo, ospiterà una studentessa e uno studente eritrei per frequentare i corsi di laurea magistrale in Scienze chimiche. L’anno scorso l’Ateneo aveva accolto tre studenti eritrei iscritti nei corsi di laurea magistrale in Economia, Wildlife Management Conservation and Control e Pianificazione e politiche per la città, l’ambiente e il paesaggio.

Grazie ai partner del progetto, tra cui il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Caritas Italiana, Diaconia Valdese, il Centro Astalli, Gandhi Charity, ed un’ampia rete di partner locali, gli studenti riceveranno un sostegno adeguato per portare a termine gli studi ed integrarsi nella vita accademica e sociale.

“La crescita di questo programma dalla sua fase pilota con sei studenti ai 45 di oggi rappresenta un risultato molto importante”, ha dichiarato Chiara Cardoletti, Rappresentante dell’UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino. “I rifugiati hanno bisogno non solo di ricostruire la propria vita in sicurezza e dignità, ma anche di poter esprimere al meglio le loro capacità e competenze per progettare un futuro prosperoso per se stessi e per le comunità che li accolgono”.

L'iscrizione dei rifugiati all'istruzione superiore a livello globale è del 5%, rispetto a una media del 38% - un dato drammatico che testimonia ancora una volta la necessità di lavorare per rimuovere le barriere di accesso all’istruzione.

Entro il 2030 l’UNHCR si pone l’obiettivo di raggiungere un tasso d'iscrizione del 15% a programmi di istruzione superiore per i rifugiati in paesi d’accoglienza e paesi terzi, anche attraverso l’ampliamento di vie di accesso sicure come i corridoi universitari.

Per maggiori informazioni:

Leggi la notizia ufficiale sul sito UNHRC

Leggi la news sul sito dell’Università degli Studi di Cagliari

Leggi la news sul sito dell’Università degli Studi di Sassari

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