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Bando DAPHNE: progetti contro la violenza su donne e bambini

Online la call per nuovi progetti da sviluppare nell'ambito del programma CERV 2021 (Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valore).

Il programma, sorto come risposta alla necessità di tutelare i diritti dei cittadini europei, spesso minacciati durante la pandemia, dedica la sezione denominata “DAPHNE” al contrasto e alla prevenzione della violenza di genere e della violenza verso i bambini.

Secondo alcune ricerche recentemente effettuate ben 85 milioni di persone nel mondo hanno sperimentato violenza fisica, emotiva o sessuale nei primi tre mesi di lockdown. Allo stesso modo, quasi tre bambini su quattro in età compresa tra i 2 e i 4 anni hanno sperimentato sofferenze fisiche e psicologiche causate da parenti o dai cosiddetti “caregiver”.

Per prevenire e combattere questo fenomeno, l'Unione Europea si impegna a sostenere e proteggere le vittime sopravvissute a questi crimini offrendo finanziamenti e sostegno alla società civile e ai servizi pubblici. A tal proposito, è stato istituito un nuovo quadro normativo europeo per garantire la protezione dei diritti di donne e bambini, vittime di queste violenze.

Il Programma CERV – DAPHNE mira a combattere la violenza, compresa quella di genere, secondo tre linee guida:

- Prevenire e combattere tutte le forme di violenza di genere e di violenza domestica, promuovendo le norme stabilite nella Convenzione di Istanbul;

- Prevenire e combattere tutte le forme di violenza contro i bambini, i ragazzi, così come la violenza contro altri gruppi a rischio, come le persone LGBTIQ e le persone con disabilità;

- Sostenere e proteggere tutte le vittime dirette e indirette di tale violenza, come la violenza domestica esercitata all'interno della famiglia o la violenza nelle relazioni intime, compresi i bambini orfani a causa di crimini domestici.

Le priorità individuate del programma sono due:

1. Individuazione precoce, prevenzione e protezione e/o sostegno a donne, bambini, giovani e LGBTIQ vittime o potenziali vittime di violenza, con particolare attenzione alle situazioni emergenti dalla pandemia COVID-19 come le violenze che si verificano su piattaforme virtuali. Il finanziamento riservato a questo tema ammonta a circa 13,5 milioni di euro;

2. Prevenire la violenza di genere educando uomini e ragazzi a impegnarsi in tal senso. Le azioni possono concentrarsi su diverse aree come l’infanzia (al fine di spezzare il ciclo della violenza) o l’adolescenza (per prevenire la violenza con i giovani). Bisognerà combattere il maschilismo della società, coinvolgere i ragazzi e gli uomini come alleati, prevenire le azioni violente e assicurare che gli uomini e i ragazzi siano loro stessi agenti di cambiamento versi un mondo non violento. Il finanziamento destinato a questo genere di attività ammonta a 4,2 milioni di euro.

Nel concreto, si fa riferimento alle seguenti diverse attività:

- attività di sensibilizzazione e empowerment;
- sviluppo delle capacità e formazione per i professionisti;
- progettazione e attuazione di protocolli, sviluppo di metodi e strumenti di lavoro, piattaforma di coordinamento e gruppi;
- scambio di buone pratiche, apprendimento reciproco;
- creazione e implementazione di strategie e sistemi di raccolta dati;
- creazione o rafforzamento dei meccanismi di supporto esistenti;
- valutare le lezioni apprese dalla situazione Covid-19 nel contesto del suo impatto sul benessere dei bambini;
- progettare, stabilire e/o rafforzare protocolli e meccanismi che forniscono supporto ai bambini maggiormente colpiti dalla situazione di Covid-19 (anche grazie alla loro collaborazione);
- stabilire centri di supporto nazionali, locali e regionali, anche nelle scuole;
- collaborazione con i bambini per formare professionisti (insegnanti, psicoterapeuti, educatori, personale medico) e per progettare e testare o implementare le attività di formazione esistenti. Adattare o migliorare le campagne informative esistenti per il personale interessato, compresa la condivisione di buone pratiche.

Il bando si rivolge a tutti gli enti pubblici o privati che abbiano sede in uno stato membro dell’UE o in uno dei paesi associati al bando CERV. Per partecipare, i progetti possono essere sia nazionali che transnazionali e devono coinvolgere almeno due organizzazioni diverse. Il finanziamento non può essere inferiore ai 75 mila euro. La durata del progetto potrà essere compresa tra i 12 e i 24 mesi.

I progetti verranno esaminati da una commissione competente che si baserà su tre criteri principali di valutazione che sono: Rilevanza, Qualità e Impatto.

Il finanziamento totale ammonta a 17,7 milioni di euro che potranno essere incrementati fino a un massimo del 20% del totale. La scadenza per la presentazione delle candidature è fissata al 15 giugno 2021 ore 17:00. La commissione valuterà i progetti tra giugno e ottobre e tra i mesi di ottobre e novembre verranno rese pubbliche le valutazioni.

Per maggiori informazioni consulta il bando completo nel portale della Commissione Europea

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