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Regolarizzazione 2020: il report di Ero straniero

Il dossier di ERO STRANIERO sulla Regolarizzazione 2020 ha l’obiettivo di mettere a fuoco le criticità riscontrate e chiedere un intervento immediato al Ministero dell’Interno per consentire a quante più persone di portare a termine la procedura avviata, vivere in sicurezza e lavorare legalmente nel nostro Paese.

I promotori della Campagna hanno svolto una ricognizione rispetto allo stato di avanzamento dell’esame delle domande di emersione e regolarizzazione presentate da giugno ad agosto 2020, in seguito all’intervento del governo col decreto “rilancio” a maggio 2020, raccogliendo dati dal Ministero dell’Interno e da prefetture e questure nei diversi territori – attraverso una serie di accessi agli atti – e informazioni dalle associazioni di tutela e patronati che, in varie parti d’Italia, hanno seguito cittadini stranieri e datori di lavoro nella presentazione delle domande.

Ne è emerso emerso è un quadro preoccupante in tutti i territori, con ritardi gravissimi e stime dei tempi di finalizzazione delle domande improbabili:a sei mesi dalla chiusura della finestra per accedere alla regolarizzazione, in tutti i territori considerati la situazione appare grave, con pochissime eccezioni. Al 31 dicembre 2020, delle oltre 207.000 domande presentate dal datore di lavoro per l’emersione di un rapporto di lavoro irregolare o l’instaurazione di un nuovo rapporto con un cittadino straniero (articolo 103, comma 1, del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020), in tutt'Italia erano stati rilasciati solamente 1.480 permessi di soggiorno, lo 0,71% del totale.

Le conseguenze di tali enormi ritardi sono molto pesanti non solo sulla vita di chi ha fatto richiesta di emersione ed è ancora in attesa di sapere se la propria domanda andrà a buon fine, costretto nel frattempo a restare nell’incertezza e nella precarietà. La situazione appare grave anche nella prospettiva della campagna vaccinale anti-COVID in corso nel nostro Paese: è fondamentale che il maggior numero di persone in possesso dei requisiti venga regolarizzato il prima possibile ed esca dall’invisibilità, in modo da poter garantire una più efficace programmazione vaccinale e una quanto più ampia copertura della popolazione.

C’è poi un ultimo aspetto da prendere in considerazione: un anno fa, con lo scoppio in Italia della pandemia, il lockdown e la chiusura delle frontiere, si è alzato il grido d’allarme delle associazioni di categoria sul rischio di uno stop al comparto agroalimentare senza l’arrivo di lavoratori stranieri stagionali impossibilitati a entrare nel nostro Paese. Da qui la richiesta al governo da parte del mondo produttivo, delle associazioni, dei sindacati e della società civile per un provvedimento straordinario di emersione che a fine maggio si è concretizzato. A un anno di distanza, sarebbe paradossale, di fronte a tale rischio, non portare a conclusione rapidamente, nelle prossime settimane, le decine di migliaia di pratiche in istruttoria.

Infine, il dossier ribadisce che non è sufficiente un provvedimento straordinario per affrontare l’irregolarità, ma serve uno strumento che risolva a lungo termine la questione, una regolarizzazione su base individuale degli stranieri “radicati”, e cioè una procedura di emersione sempre accessibile che dia la possibilità a chi è senza documenti di mettersi in regola a fronte della disponibilità di un contratto di lavoro o della presenza stabile sul territorio, come accade, per esempio, in Germania o in Spagna. Serve inoltre, più a monte, introdurre canali di ingresso per lavoro che facilitino l’incontro dei datori di lavoro italiani con i lavoratori dei Paesi terzi, governando i flussi verso il nostro Paese, senza costringere chi migra a farlo attraverso rotte irregolari sempre più pericolose. Soluzioni, queste, previste nella proposta di legge di iniziativa popolare della campagna Ero straniero all’esame della Commissione affari costituzionali della Camera.

Ero straniero è promossa da: Radicali Italiani, Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, ARCI, ASGI, Centro Astalli, CNCA, A Buon Diritto, Oxfam Italia, ActionAid Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche in Italia, CILD, ACLI, Legambiente Onlus, ASCS – Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo, AOI, con il sostegno di numerosi sindaci e decine di organizzazioni.

Scarica il report di monitoraggio sulla Regolarizzazione 2020

Scarica la sintesi del Report di monitoraggio sulla Regolarizzazione 2020


Scarica i dati del Ministero sulla Regolarizzazione 2020

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