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La Regione incontra le Scuole: a Ozieri studenti e richiedenti asilo dialogano sul tema delle migrazioni

Al Teatro "Oriana Fallaci", a Ozieri, si è svolto l’incontro sul tema “Migranti, inclusione e integrazione” alla presenza degli studenti delle classi quarte e quinte degli istituti superiori “Enrico Fermi” e “Antonio Segni” e dei richiedenti asilo che vivono nei centri di accoglienza della cittadina del Logudoro e di Chilivani.

Sono intervenuti l'assessore agli Affari Generali Filippo Spanu, i dirigenti scolastici e i docenti delle due scuole, i sindaci di Ozieri e Tula, Marco Murgia e Gino Satta, il vescovo di Ozieri monsignor Corrado Melis, Angela Quaquero, delegata dal presidente Pigliaru a rappresentare la Regione per le questioni che riguardano l’accoglienza dei migranti, il mediatore culturale Ahmed Naciri e gli operatori dei due Cas.

Seedy e Lamine, 22 e 17 anni, nati in Gambia, e Sohel, 19 anni, originario del Bangladesh, hanno spiegato le motivazioni del loro viaggio verso l'Occidente. Non è stato un viaggio normale ma una vera e propria odissea tra il deserto del Sahara e il mar Mediterraneo. Seedy, Lamine e Sohel studiano la lingua italiana nel Cpia di Sassari, che ha docenti e classi anche a Ozieri, e coltivano il sogno di una vita diversa da quella che hanno vissuto nei luoghi di origine attraversati da guerre, povertà e forti tensioni religiose.

Il momento di confronto. inserito nell'iniziativa "La Regione incontra le scuole", ha avuto un particolare significato per le minacce subite dai sindaci di Ozieri e Tula che guidano amministrazioni attivamente impegnate nella realizzazione di progetti finalizzati all'inclusione e all'accoglienza. "Siamo venuti qui - ha spiegato Spanu- per rinnovare il sostegno della a Regione a tutti le amministrazioni comunali che stanno costruendo, pur tra difficoltà e ostacoli, positivi modelli di inclusione. Siamo al loro fianco e in questa occasione lo abbiamo voluto ribadire".

Dall'incontro sono emerse le incoraggianti esperienze che stanno maturando nel Cas di Ozieri in cui ragazzi sardi e giovani migranti crescono insieme con il dialogo e la reciproca conoscenza.

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