Nois, la Sardegna che accoglie
Nell’ambito delle attività previste dal Piano regionale per l’accoglienza dei flussi migratori, la Regione Sardegna realizza azioni di comunicazione e sensibilizzazione verso la popolazione locale. Tra tali attività, dal 2016, in collaborazione con il Teatro di Sardegna, annualmente si svolge la manifestazione "NOIS – la Sardegna che accoglie”: giornate di dialogo, confronto, spettacoli, video con ospiti istituzionali, giornalisti, rappresentanti di comunità, volontari, migranti. Quest’anno l’edizione "NOIS LA SARDEGNA CHE ACCOGLIE 2018 - Flussi migratori. Il ruolo della comunicazione nella formazione dell’opinione pubblica", attraverso il confronto con gli operatori dell’informazione, registi, scrittori e le istituzioni, oggetto della manifestazione è stato il ruolo dei media nella formazione dell’opinione pubblica
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Si discute del tema dell'accoglienza dei migranti e del ruolo dell'informazione in questo delicato ambito nel corso di "Nois, la Sardegna che accoglie", due giorni di incontri, spettacoli, proiezioni di film e documentari, in programma a Cagliari, al Teatro Massimo, i prossimi 23 e 24 giugno.
Al Teatro Eliseo, oltre all'assessore Spanu, sono intervenuti il Prefetto di Nuoro Carola Bellantoni, il sindaco Andrea Soddu e l'assessora dei Servizi Sociali Valeria Romagna.
E' un'iniziativa, organizzata dalla Regione in collaborazione con il Teatro di Sardegna e con le associazioni impegnate nell'accoglienza dei migranti.
In occasione della "Giornata Mondiale del Rifugiato" promossa il 20 giugno dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, la Regione Autonoma della Sardegna e Sardegna Teatro organizzano al Teatro Massimo di Cagliari "NOIS – la Sardegna che accoglie".
Pigliaru, dopo aver richiamato l’attenzione sulla reale dimensione del fenomeno in Sardegna, ben lontana dagli allarmismi ingiustificati, e sulle potenzialità dell’accoglienza diffusa come motore di sviluppo, soprattutto per le piccole realtà, si è soffermato sul quadro internazionale e in particolare sul ruolo chiave dell'Europa per attivare un processo di pace e riequilibrio dal nord al sud del Mediterraneo.